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Guardando indietro all’età d’oro del ciclismo e al mito che è Fausto Coppi, Da Marchi ha condiviso una video intervista inedita al figlio di Fausto, Faustino. Ricorda con affetto il Campionissimo attraverso i suoi ricordi personali, aneddoti spiritosi e alcuni pensieri sparsi e casuali.

Fausto Coppi è stato probabilmente il ciclista più vincente dell’età d’oro del ciclismo. Alcuni dicono che il suo campionato del mondo del 1953 sia stato il suo miglior sforzo. Alcuni credono che sia stato il miglior ciclista a gettare una gamba su una bicicletta.

Faustino ricorda l’eredità di suo padre attraverso lacrime soffocate e, mentre guardavo il video, mi viene in mente che sebbene siano passati più di 60 anni da quando Fausto è morto a soli 40 anni, questo è ancora un figlio che ricorda suo padre e l’impatto che ha avuto realizzato sul mondo del ciclismo. È un video piuttosto potente.

La storia dietro la maglia arcobaleno di Fausto Coppi

De Marchi ha realizzato la prima maglia iridata di Fausto Coppi… e la storia è così…

È il 1953 e Elda De Marchi, 22 anni, lavora nel negozio, Maglificio Sportivo De Marchi con sua madre e suo padre da quando è iniziato nel lontano 1946.

Stava aiutando l’azienda di famiglia a realizzare maglie e pantaloncini di lana per le squadre del nord-est italiano come Botteccia, Atala e Wilier.

Stavano anche realizzando magliette e pantaloncini per i loro amici, come il buon amico di suo padre, Gino Bartali. Bartali e Coppi erano extrodinare rivali.

Foto c. De Marchi. Emilio De Marchi (estrema sinistra) davanti al “Maglificio” nel 1946. Terzo da sinistra Antonio Bevilacqua, Campione del Mondo 1950 e 51

Nel 1947 Coppi e Bartali vennero a Treviso per una corsa. Emilio De Marchi (il papà di Elda), essendo un caro amico di Bartali, ha invitato entrambi i ciclisti a vedere il suo nuovissimo negozio di maglieria a pochi chilometri a nord. Fu allora che Elda poté finalmente incontrare il suo eroe, Coppi.

Avanti veloce al 1953, Fausto è nel fiore degli anni ma non ha vinto i Mondiali. Ha vinto in pista sia nel 1947 che nel 1949, ma è arrivato terzo ai Mondiali solo nel ’49.

Lugano Svizzera, dietro Fausto c’era un’intera nazione, ma la storia vuole che niente di più di Edla De Marchi.

Foto c. De Marchi (Wikimedia Commons) Fausto Coppi al Trofeo Baracchi, nov. 4° 1953, con indosso la maglia iridata realizzata per lui da Elda De Marchi.

Si dice anche che Elda abbia effettivamente sognato che Coppi vincesse i Mondiali. Ha iniziato segretamente a realizzare una maglia arcobaleno per Fausto. Ha lavorato di notte per non turbare i suoi genitori per aver sprecato tempo prezioso nella produzione di un sogno.

Fausto vinse il Mondiale del 1953 ed Elda riuscì a farsi consegnare la sua maglia. Il Campionissimo si è aggiudicato la maglia ufficiale dell’UCI, ma l’ha scambiata con la maglia che Elda ha fatto per lui e l’ha indossata per il resto della stagione ’53 e per tutta la stagione ’54.

La maglia è reale?

L'attuale maglia da campionato di Fausto di Elda De Marchi Photo c. De Marchi. The original rainbow jersey made by Elda De Marchi for Fausto Coppi in 1953

La maglia iridata di Fausto è andata persa per oltre 60 anni. Poi, nel 2015, la maglia iridata ben conservata e curata è riemersa quando il Museo del Ghisallo sul lago di Como ha ricevuto una donazione da un amico di Coppi. Questo “amico” ha detto di aver acquistato la maglia iridata direttamente dalle “mani del Campionissimo in persona” poco prima della sua prematura scomparsa.

Sono sorti alcuni dubbi sull’autenticità della maglia. Ma per esaminare la maglia è stata utilizzata una nuova tecnologia sviluppata dalla Repubblica Ceca, la microfotografia. Il nuovo tecnico ha esaminato migliaia di punti da una fotografia originale del Campionissimo e l’ha confrontata con un’immagine della maglia recuperata. La determinazione è stata che, senza dubbio, nella foto di Fausto che corre nel Trofeo Barracchi del 1953 indossava proprio la maglia iridata che la giovane Elda De Marchi ha realizzato per lui.

Che storia, eh? Roba buona.

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DeMarchi.com